Gate: jieitai kano chi nite, kaku tatakaeri.
Me lo aspettavo diverso, mi aspettavo scontri a fil di lama e power-up ma purtroppo sono rimasto a bocca asciutta, questi infatti si possono contare sulle dita di una mano.
E quindi di cosa può parlare un anime dove l'esercito giapponese attraversa un portale e si ritrova ad affrontare orchi, draghi e cavalieri? D'integrazione.
In GATE si mostra come due civiltà agli antipodi possano trovare un punto d'incontro.
Nella prima parte (puntate 1-12) i militari, arrivati per fermare l'offensiva nemica, si ritrovano ad aiutare gli abitanti, i deboli e i bisognosi fino a conquistare la loro fiducia e a creare una vera e propria cittadina nei pressi della supertecnologica base militare.
Ma non storcete il naso, la seconda parte si scuote un poco da questo torpore.
Non tutti vogliono gli stranieri nella loro terra , soprattutto un principe sbruffone e viziato che adotta subdole tattiche per arrivare allo scontro diretto con gli invasori. Dunque prendono vita intrighi politici e scontri armati per mantenere il delicato equilibrio, se ci aggiungiamo un drago che minaccia un tranquillo villaggio elfico, allora l'azione è servita.
Vediamo in dettaglio i personaggi: i militari sono rappresentati da Itami Youji, un otaku appassionato di dojuinshi, innamorato delle tre eroine, una gothic lolita-semidea munita di ascia che gode (letteralmente) del sangue versato in battaglia; un'Elfa bionda che non vuole accettare la realtà e una simpatica maghetta che aspira al titolo di stregone. Il resto sono per lo più stereotipi che vanno dall'ufficiale medico calmo e di buon cuore al ragazzo con la passione per le ragazze gatto.
In conclusione, avevo altre aspettative (una come Rory Mercury risulta sprecata nella vicenda) ma mi ha comunque intrattenuto e i 24 episodi sono filati via piacevolmente senza annoiarmi.
- Opening: Gate: sore wa akatsuki no yō ni e Enryuu-hen entrambe carine.
- Ending: Prism communicate la trovo inappropriata anche nelle immagini, Itsu datte Communication molto orecchiabile.
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